Syxty Sorriso & Altre Storie
Antonio Syxty
Reale o falso? questi spettacoli sono veramente esistiti? Syxty Sorriso & Altre Storie è il primo volume dedicato ai lavori di Antonio Syxty come performance artist e regista della scena alternativa milanese, con immagini, disegni e testi provenienti dal suo archivio. Legato alla creatività underground e all’unica cantina di Milano – l’Out Off, fucina della sperimentazione performativa di fine anni ’70 e inizio anni ’80 – Syxty era tra gli esponenti più elettrizzanti della cosiddetta Nuova Spettacolarità italiana, un teatro che veniva definito metropolitano, veloce, ammiccante, post-ideologico eppure sentimentale. Il libro, frutto dell’archivio stampato di più di 25 spettacoli e performances tra il 1978 e il 1982, è costituito da disegni, collage, fotografie e testi prodotti e raccolti nel tempo dall’artista. Il volume rimane consapevolmente una panoramica incompleta. Lungo le pagine si snoda un flusso interno che vive di fasi cariche e diradate, nelle quali ritroviamo contemporaneamente estetismo e concetto. L’apertura è assegnata alla particolarissima risultante che Syxty riesce ad ottenere dal reale, per decine di pagine si dispiegano i risultati del suo processo creativo, e senza esitazioni dovremo poi sbattere contro la veritiera falsità di documenti minuziosamente riprodotti e su un repertorio foto-performativo anche del non-avvenuto. Un volume che rimane un enigma aperto anche e soprattutto per il suo finale: elenco frammentato di scene esclusivamente testuali, di atmosfere ipo-ossigenate da completare a nostra discrezione, di tasselli scomposti legati da un sottile filo nero, unico colore presente. Il libro contiene tre interventi critici inediti di Flora Pitrolo, Joe Kelleher e Alessandro Mendini.
“La figura di Antonio Syxty era quella di un ipersensibile artista in senso lato, per la sua attitudine interdisciplinare e per quel corpo, bellissimo, adatto a divenire presenza ed opera d’arte lui stesso, negli spazi che occupava. Un comportamento sfuggente e un continuo senso della mobilità, due atteggiamenti aberranti che giocando sull’errore falsavano l’identità del personaggio, rendendone irraggiungibile una corretta lettura. Era allora con questo personaggio dai risvolti tragici che mi capitava talvolta di giocare, una materia mobile e aeriforme, simile al vetro soffiato, un fluido inafferrabile, un argento vivo, impossibile da analizzare come materia statica e ferma. Ed è così che per me i mille aspetti di Syxty lo rendono un artista misterioso, quasi non conoscibile, sto parlando con quello vero o con quello finto? Con quello autentico, con quello frivolo o con quello falso? Con il suo viso reale oppure con la copia seicentesca del suo viso? Questo gioco un po’ sadico che mi affascinava allora durante le mie ricerche radicali, mi rimane tuttora quando Syxty mi scivola attorno. Un ex post–modern come io stesso sono? Ma riuscirò mai a conoscerlo? E ora che la radicalità è un ricordo, e forse pure un possibile nuovo miraggio, quale è ora la possibile fissità della maschera del volto di Antonio Syxty, ammesso che un sosia di Syxty esista veramente?”
Alessandro Mendini
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Real or false? Did these shows really exist? Syxty Sorriso & Altre Storie is the first volume dedicated to Antonio Syxty’s work as performance artist and director on the Milanese alternative scene, replete with images, drawings and texts from his archive. Embedded in the underground creativity of Milan’s only basement-theatre – the OutOff, a hotbed of experimentation in the late 1970s and early 1980s – Syxty was one of the most electrifying exponents of the so-called Italian New Spectacularity, a theatre that was defined as metropolitan, fast, catchy, post-ideological yet sentimental. The book is drawn from the printed archive of over 25 performances made between 1978 and 1982, and consists of drawings, collages, photographs and texts produced and collected by the artist over this time – yet the volume’s overview remains consciously incomplete. The pages chart and internal stream made of an alternation of full and empty spaces, where we simultaneously find aestheticism and concept. The opening is given by the unique result that Syxty extracts from the real; dozens of pages unfold the results of his creative process, by the end of which we are called to crash into the truthful falsity of flawlessly reproduced documents and of a photo-performative repertoire of the unhappened. The volume’s ongoing open enigma is crowned by its conclusion: a broken list of exclusively textual scenes, hyperoxygenated atmospheres to be completed at our discretion, fragments held together by a thin thread that is black, the book’s only colour. The book contains three previously unpublished critical interventions by Flora Pitrolo, Joe Kelleher and Alessandro Mendini.
“The figure of Antonio Syxty was that of a hypersensitive artist in the broad sense: this was due to his interdisciplinary attitude as it was to his beautiful body, able to become presence and artwork in itself, simply by how he occupied space. His behavior was elusive and his sense of mobility was continuous, and these two unusual attitudes allowed him to jumble the cards, to distort his character’s identity, to continuously close down a reading of his work. And I used to like to play with this slightly tragic character, who seemed to be made of a substance as mobile and air– like as blown glass: like an elusive fluid, like quicksilver, impossible to analyse as static matter, impossible to fix. And so for me, his thousands of facets make Syxty a mysterious artist, almost unknowable. Am I talking to the real Syxty or the false one? To the authentic one, to the frivolous one, or to the fake one? Is it his real face or is it a Seventeenth–century copy of his face? This slightly sadistic game—which fascinated me during the time of my radical research—still returns whenever Syxty slips around me. Is he a former post–modern, as I am myself? Will I ever get to know him? And now, now that the radical is only a memory and maybe also a new mirage, what possible fixedness can Syxty’s mask have, if—that is—his lookalike really exists?”
Alessandro Mendini
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20x30cm
384 pages
Uncoated/coated paper 80gr
Soft cover
Paperback twist-stitching
Offset
Ita/Eng
Limited edition 400 copies
35,00 €
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